Rivoluzione:
ripartire dalla strada tracciata lungo quasi vent'anni. Suonare
blue collar-rock tinto in atmosfere indie. E'
il risultato di un percorso che ha abbracciato sfumature musicali
differenti nelle tracce dei sette dischi pubblicati. Sfumature che
però non hanno mai cambiato il centro musicale della band.
Il nuovo album concentra in poco più di trenta minuti l'essenza
di quello che sono i GROOVERS.
Rivoluzione:
le parole sono ancora impregnate di 'lavoro', socialità,
dubbi, rabbia. Testi con una prospettiva: ribaltare i luoghi comuni,
tenere fede agli impegni, marcare l'ideologia ancora più
di prima quando sembrava fosse scontato appartenere a qualcosa.
Proprio il senso di appartenenza consolida gli obiettivi: coniugare
testi duri, aspri con una musicalità densa di colori, positiva.
Da Woody Guthrie, Barbara Dane, Billy Bragg, Joe Strummer gli stimoli
per le parole; da BRMC, Wilco, John Fogerty, Hoodoo Gurus il rock'n'roll.
Rivoluzione: un pezzo di strada che si aggiunge a quella già
fatta senza tracciare una linea futura. Continuare senza preoccuparsi
di piacere per forza. Rock on.
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